La politica che serve a Telecom
Berlusconi salvatore dell’italianità ma subito fuori dalla politica? Roba da statistidi Enrico Cisnetto - 20 aprile 2007
Telecom, Berlusconi e la sinistra
Il dramma di un Paese che non sa liberare risorse protette. E si tiene governanti inettidi Davide Giacalone - 20 aprile 2007
La lezione della Turchia laica
Sia chiaro: il fondamentalismo si combatte a Kabul, non in piazza a Milanodi Davide Giacalone - 19 aprile 2007
Ai giovani resta l’orgoglio precario
Ricolfi insegna: la società del rischio esiste ed è la nostra. Ma la politica non la vededi Tommaso Ciuffoletti - 19 aprile 2007
Se si affidano i figli ai giudici
Sulla custodia di minori la legge è già complessa. Ora si rischia il frullatore giudiziariodi Davide Giacalone - 18 aprile 2007
Il sindacato che non serve all’Italia
Le sigle facciano meno politica e tutelino più gli infortuni. Senza proteggere fannullonidi Enrico Cisnetto - 17 aprile 2007
Benvenuti al circo Telecom
Solo conferme: il ritiro di At&t era scontato e i piccoli azionisti contano meno di nulladi Davide Giacalone - 17 aprile 2007
Italia, voltiamo pagina
Da Vietti alla Polverini passando per Magdi Allam tutti d’accordo: urge svolta politicadi Eva Giovannini - 17 aprile 2007
Cosa rischia il made in Italy
Chi guadagna e chi ci perde dal rialzo di Francoforte. E se l’euro si apprezzasse...di Enrico Cisnetto - 16 aprile 2007
Silvio, Putin e la democrazia
Ci voleva la piazza e Berlusconi per accorgersi che nell’ex-Urss di democratico c’è pocodi Davide Giacalone - 16 aprile 2007
Caro Boselli, e il futuro?
All’ennesimo partito socialista mancano programmi e una classe dirigente giovanedi Luca Bagatin - 16 aprile 2007
Fassino alla ricerca dei padri perduti
Scomodare Craxi e Berlinguer significa non avere né idee né identità. Un buon iniziodi Elio Di Caprio - 16 aprile 2007
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Società Aperta è un movimento d’opinione, nato dall’iniziativa di un gruppo di cittadini, provenienti da esperienze professionali e politiche differenti, animati dalla comune preoccupazione per il progressivo declino dell’Italia, già dal lontano 2003, quando il declino dell’economia, almeno a noi, già era evidente come realtà acquisita. L’intento iniziale era evitare che il declino diventasse strutturale, trasformandosi in decadenza. Oltre a diverse soluzioni economiche, Società Aperta, fin dalla sua costituzione, è stata convinta che l’unico modo per fermare il declino sarebbe stato cominciare a ragionare, senza pregiudizi e logiche di appartenenza, sulle cause profonde della crisi economica italiana e sulle possibili vie d’uscita. Non soluzioni di destra o di sinistra, ma semplici soluzioni. Invece, il nostro Paese è rimasto politicamente paralizzato su un bipolarismo armato e pregiudizievole, che ha contribuito alla paralisi totale del sistema. Fin dal 2003 aspiravamo il superamento della fallimentare Seconda Repubblica, per approdare alla Terza, le cui regole vanno scritte aggiornando i contenuti della Carta Costituzionale e riformulando un patto sociale che reimmagini, modernizzandola, la costituzione materiale del Paese. Questo quotidiano online nasce come spin-off di Società Aperta, con lo scopo di raccogliere riflessioni, analisi e commenti propedeutici al salto di qualità necessario