2006: dove si vincono le politiche
Una dettagliata analisi demo-geografica degli italiani che decideranno chi ci governeràdi Antonio Gesualdi - 01 agosto 2005
L’errore di Fazio
Il Governatore ha scambiato l’indipendenza di Bankitalia per la sua insindacabilità. Sbagliandodi Davide Giacalone - 01 agosto 2005
Fazio, che tristezza
Così il Governatore permette alla magistratura di tornare a influire sulle grandi sceltedi Enrico Cisnetto - 29 luglio 2005
Un nuovo compromesso storico
Quando servono riforme strutturali non si può escludere l'una o l'altra parte politicadi Antonio Gesualdi - 19 luglio 2005
Se la politica è sconfitta dalla paura
Non si può cedere al ricatto dei terroristi, bisogna difendere le istituzioni democratichedi Alessandro Rapisarda - 18 luglio 2005
Il centro del mondo si sposta a oriente
Sbagliato definire il terrorismo come effetto della povertà: è alimentato dalle nostre pauredi Antonio Gesualdi - 18 luglio 2005
Servono più Stato e più mercato
La Francia prepara i suoi “campioni europei”. E i nostri imprenditori difendono l’esistentedi Enrico Cisnetto - 18 luglio 2005
La fuga dei cervelli che non c’è
I dati dimostrano che l’allarme è infondato. L’Europa supera gli Usa e l’Italia tiene il passodi Antonio Gesualdi - 15 luglio 2005
Siniscalco, c’è molto da fare
Nel Dpef dimostri di avere più coraggio di Tremonti su deficit, tfr e competitivitàdi Alessandra Servidori - 15 luglio 2005
La Francia si muove contro il declino
I cugini “centralisti” d’Oltralpe regionalizzano la ricerca e puntano all’eccellenzadi Damiano William Micati - 15 luglio 2005
Epifani-Pezzotta, leader a confronto
La Cgil riapra alle trattative con Confindustria, o la Cisl ne approfitterà per il sorpassodi Enrico Cisnetto - 15 luglio 2005
Il diabolico opportunismo di Al Qaeda
L’Europa non può più permettersi di abbassare la guardia. L’allerta deve essere costantedi Antonio Picasso - 14 luglio 2005
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Società Aperta è un movimento d’opinione, nato dall’iniziativa di un gruppo di cittadini, provenienti da esperienze professionali e politiche differenti, animati dalla comune preoccupazione per il progressivo declino dell’Italia, già dal lontano 2003, quando il declino dell’economia, almeno a noi, già era evidente come realtà acquisita. L’intento iniziale era evitare che il declino diventasse strutturale, trasformandosi in decadenza. Oltre a diverse soluzioni economiche, Società Aperta, fin dalla sua costituzione, è stata convinta che l’unico modo per fermare il declino sarebbe stato cominciare a ragionare, senza pregiudizi e logiche di appartenenza, sulle cause profonde della crisi economica italiana e sulle possibili vie d’uscita. Non soluzioni di destra o di sinistra, ma semplici soluzioni. Invece, il nostro Paese è rimasto politicamente paralizzato su un bipolarismo armato e pregiudizievole, che ha contribuito alla paralisi totale del sistema. Fin dal 2003 aspiravamo il superamento della fallimentare Seconda Repubblica, per approdare alla Terza, le cui regole vanno scritte aggiornando i contenuti della Carta Costituzionale e riformulando un patto sociale che reimmagini, modernizzandola, la costituzione materiale del Paese. Questo quotidiano online nasce come spin-off di Società Aperta, con lo scopo di raccogliere riflessioni, analisi e commenti propedeutici al salto di qualità necessario