Farmacia Igea incontra la Cina

Non solo 5g. La cooperazione tra Italia e Cina, infatti, non è un’esclusiva delle grandi imprese, della politica o delle istituzioni. Anzi, forse sul piano prettamente imprenditoriale delle piccole e medie imprese, tra persone che in quanto colleghi parlano la stessa lingua pur usando idiomi diversi, si può arrivare a esperienze molto più concrete. Per esempio, il dialogo in corso tra il Gruppo Igea, una delle più importanti e brillanti realtà nel campo della commercializzazione online ed offline di prodotti farmaceutici e di tutela della salute, e la Zhejiang Medical Product Administration, la più importante realtà di supervisione, controllo e commercio di farmaci in Cina.

Accompagnata nel loro viaggio in Italia dalla Frayin International, lo scorso 22 novembre una delegazione di quella che era la “Food and Drug Administration” di Pechino ha incontrato Chiara Lupoi, Maria Catena Ingria e il responsabile marketing online, Paolo Quinti. Due ore di dialogo in cui ci si è confrontati sulle modalità e le procedure per mettere in commercio i farmaci, le differenze tra medicinali veri e propri e altri prodotti per la salute a vendita libera, requisiti necessari per aprire una farmacia (non così dissimili tra Italia e Cina), ma soprattutto l’approccio sottostante: che per il Gruppo Igea non è quello di vendere qualche prodotto, ma fornire un’assistenza a 360 gradi al cliente, che in realtà e una persona in cerca di cura, un paziente che vuole e prova a stare meglio.

La fondatrice del Gruppo, la dottoressa Ingria, ha ripercorso gli anni di lavoro affinché cambiasse l’approccio da parte delle istituzioni e anche della pubblica opinione. Perché la farmacia è, da sempre, il primo centro di cura e non un negozietto che deve vendere qualcosa. Successivamente la dottoressa Lupoi ha illustrato tutte le attuali attività che coinvolgono il gruppo e il settore farmaceutico nel suo complesso. E ha poi accompagnato per l’immenso centro Igea di Largo Cervinia (una delle cinque sede, oltre a quelle del Gemelli e del San Gallicano) il gruppo cinese, che è rimasto stupito di fronte alle avanzate tecnologie di gestione del magazzino. Mentre il capo delegazione, la signora Chen Zhihui, è intervenuta facendo una panoramica sul modello organizzativo cinese e ha chiesto di poter ulteriormente approfondire la collaborazione. E ha successivamente aver invitato il Gruppo Igea in Cina. Perché al di là dei dazi, degli accordi politici, delle rappresentanze istituzionali, ci sono due mondi che possono e devono dialogare. Concretamente.