ultimora
Public Policy

La foto del fisco ritrae un falso di massa

Uno Stato inaffidabile e sleale

Soffiare sull’invidia sociale è la tecnica delle dittature, non un principio di trasparenza

di Davide Giacalone - 05 maggio 2008

Uno Stato inaffidabile e sleale. Con un’amministrazione fiscale che mette in rete i redditi, invocando a sproposito la trasparenza, ed un inutile garante della privacy che parla di reati ed attende chiarimenti. La scelta di Libero, la pubblicazione di tutti i dati diffusi con irresponsabilità, contribuisce a render chiaro che siamo nelle mani di matti (ed a stroncare il mercato nero). Da nascondere resterà la faccia di Visco.

Tema complesso e voglia di sintesi, vado per punti.
1. La foto scattata dal fisco ritrae un falso di massa, oltre tutto demenziale, perché se il 30% dei contribuenti, nella fascia bassa, contribuisce per lo 0,6 del gettito c’è una sola cosa da fare: detassarli completamente. Ma è mai possibile che un contribuente su due abbia un reddito inferiore a 15.000 euro e solo l’1,8 superiore a 70.000?
2. La feroce progressività delle aliquote, che giungono a togliere ben più della metà di quel che nelle fasce alte si guadagna, induce a due reazioni: a. mentire ed eludere; b. lavorare meno per guadagnare meno. Due comportamenti antisociali, sollecitati dallo Stato.
3. Per i lavoratori dipendenti il reddito può essere una costante, mentre per professionisti, artigiani o imprenditori no. Pubblicare i dati di un solo anno distorce la realtà.
4. Il cittadino deve essere leale con il fisco, e dire tutto. Un cittadino che voglia farsi eleggere deve essere leale con gli elettori, e dire quel che ha detto al fisco. Ma chi si fa gli affari propri ha diritto alla riservatezza. Negli Usa, giustamente, si pubblica la cartella clinica dei candidati, che vogliamo fare, per trasparenza, sapere se il vicino ha la scabbia?
5. Si pubblicano subito i redditi alti (spero di vedere anche il mio), additando i leali. Ci daranno un premio?
6. Ma un professionista leale, che sta corteggiando un cliente magnificando la propria sapienza ed attività, perché deve vedersi scoperto fra gli effettivi morti di fame?
7. Lasciamo perdere la criminalità, ma chi si stava difendendo dai parenti postulanti perché deve far sapere che ha un reddito ragguardevole?
8. Soffiare sull’invidia sociale è la tecnica delle dittature, e porta male. 9. Siamo in Italia: chi paga tanto sarà sospettato d’avere di più, o d’essere fesso, mentre il miserabile con autista sarà salutato con furba ammirazione.

Pubblicato su Libero di domenica 4 maggio

Social feed




documenti

Test

chi siamo

Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.