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Public Policy

I “bisticci” fra governo e Confindustria

Montezemolo e Padoa-Schioppa

Nessuno dei due ha il potere legittimamente democratico. Pare il trionfo del servilismo

di Davide Giacalone - 20 dicembre 2006

Montezemolo non esclude un futuro impegno politico, Padoa-Schioppa lo rimbrotta accusando lui e Confindustria di comportarsi come un partito politico. E’ un vero peccato che nessuno dei due si sia mai fatto eleggere, non avendo nessuno dei due mai accettato di prendere parte alle elezioni. I giornali ne raccontano lo scontro come se fosse politica, invece ne è il riassunto del fallimento. Montezemolo ha il potere del denaro e quello dei media. Padoa-Schioppa ha il potere che gli deriva dall’essere ministro. Nessuno dei due ha il potere legittimamente democratico, quello dei voti. Il secondo si è massacrato con una pessima legge finanziaria, passerà, come altri presunti tecnici prima di lui. Il primo deve ricordare che il governo del Paese lo si conquista in piazza, non nel salotto degli omertosi.
Fin qui Montezemolo ha utilizzato il potere di cui dispone per farsi gli affari suoi. Lo ha fatto guidando Confindustria verso la vittoria delle sinistre, lo ha fatto lasciando che la campagna fosse svolta dai media che controlla. Gli stessi media che, assieme a tutti gli altri, in un trionfo di servilismo, non hanno saputo dire una sola parola non lecchina sulle sue più recenti operazioni finanziarie. Ha fatto bene, dal suo punto di vista, ma quel modo d’intendere la vita pubblica è l’esatto opposto di quel che serve per fare politica, dove lo scontro d’idee ed interessi è inevitabile e per non soccombere occorre avere la forza di resistere, non l’abilità per svicolare. Padoa-Schioppa, del resto, è già l’incarnazione, ed altri prima di lui, di cosa si possa fare, in politica, senza forza propria: niente, al più i prestafaccia per operazioni che nella vita precedente si erano condannate con parole di fuoco.
Sui dati ha ragione Confindustria, quindi Montezemolo. L’Italia perde competitività e quote di mercato, cresce meno della media europea e non si è minimamente intaccato il debito, nonostante i 1365 commi di tasse. La “fase 2” è una burletta, perché semmai succederà che sia la pressione per la spesa a farsi più forte, così come la necessità di concedersi alla pace sociale, che precede quella dei sensi. Montezemolo non ha mosso un dito per evitarlo, ed ora non può cavarsela citando lo 007 di “mai dire mai”. Facci sapere cosa intendi fare, e non “solo per i tuoi occhi”.

Pubblicato su Libero del 20 dicembre 2006

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