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Una vicenda che lascia l’amaro in bocca

<font color='#A00000'>Il pozzo Telecom</font>

<font color='#00475F'>Quando il gioco diventa duro, i duri scappano. Ecco il risultato della partita telefonica</font>

di Davide Giacalone - 30 aprile 2007

Gli schizzi arriveranno al soffitto, quando il bubbone Telecom tornerà ad aprirsi. In questa vicenda si ritrova tutto il corredo genetico di un Paese che non risolve i problemi, ma ci convive, finché non vengono a noia, diventano normali, parte del paesaggio. Non mi rassegno, e rimetto in fila gli ultimi passaggi.

1. Tronchetti Provera chiede scusa agli azionisti di Pirelli perché c’è un “danno d’immagine” nell’avere pagato degli spioni. Gesto di rara insensibilità, perché: a. trattasi di reati; b. sono stati danneggiati tutti gli italiani e taluni sono stati spiati e calunniati; c. l’idea che le scuse si porgano solo a chi ha investito quattrini è profondamente immorale.

2. Lo stesso Tronchetti, con una cassaforte (Camfin) in cui i debiti superano il patrimonio, afferma di non volere vendere le azioni Olimpia a meno di 2,82. Per noi può anche tenersele, può fare quel che vuole. Ma se le autorità di controllo si ricordassero che i mercati hanno delle regole, se stoppassero la fiera degli annunci, forse ci sarebbe modo di vedere che è stata messa in vendita una porzione della nostra arretratezza istituzionale.

3. Dato che i conti non tornano, si cimenta nelle allusioni: abbiamo vissuto “strane esperienze”. C’è qualche magistrato interessato a sapere quali?

4. Rossi torna a dire che in Telecom si doveva far pulizia, e noi torniamo a ricordargli che lui ha mancato al dovere di denunciare lo sporco. Aggiunge di essere stato “cacciato” quando era pronto a mettere le cose a posto. C’è qualcuno, in Consob o in magistratura, interessato a sapere cosa significa?

5. Il nuovo presidente, Pistorio, che ammette di firmare senza leggere, dice che l’azienda è bella e lui sta imparando. Ha 71 primavere, da anni siede nel consiglio d’amministrazione, ed ora sta imparando?

Sembra che in Italia siano stati sterminati i minori di anni cinquanta, quelli con una parola sola e la schiena dritta, i conoscitori del codice e quanti non credono che l’etica degli affari sia arricchirsi. E nel mentre il pozzo Telecom continua ad esalare miasmi, sullo sfondo fanno tic-tac due timer: quello della magistratura e quello del mercato. Il primo possono pure puntarlo all’infinito, ma il secondo se ne frega delle cordate bancarie, e finiti i corsi per la terza età mangerà il commestibile e sputerà il resto.

Pubblicato su Libero di sabato 28 aprile

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