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Public Policy

Giustificazionista su tutto e pure incosciente

La politica del mammalucco

Così si è ottenuto il risultato di offendere la nostra resistenza e la dignità umana

di Davide Giacalone - 20 settembre 2006

Ma sì, dialoghiamo con Ahmadinejad e, già che ci siamo, per non farli sentire discriminati, vendiamo anche le armi ai cinesi. E’ la politica del mammalucco, e si pasce d’ignoranza mista ad incoscienza. Si fa così. Dapprima ci si limita a fare il tifo contro le grandi democrazie, a cominciare da quelle americana ed inglese. Si dice che le loro sono guerre di conquista, neocolonialismo, sopraffazione. Poi si passa a chiamare “resistenti” gli assassini che, urlando il nome di una divinità, fanno schizzare sulla telecamera il sangue delle gole che tagliano. E già, con questo, si è ottenuto il duplice risultato di offendere la nostra resistenza e il rispetto della dignità umana.
A questo punto si deve anche inventare la sproporzione delle reazioni israeliane, che si permettono di volere bombardare le postazioni dalle quali si lanciano missili contro la popolazione civili, ed hanno anche l’arroganza di chiedere la liberazione dei propri soldati rapiti. Per completezza, naturalmente, ci si fa fotografare assieme ai rappresentanti del partito di dio, che non sono molto laici, in compenso sono molto servi dell’Iran. Capita che le parole di un capo religioso cattolico siano considerate offensive dai rigorosi cultori della legge islamica, che reagiscono chiedendo di portare la guerra a Roma e, per condimento, parlano dei cristiani quali “adoratori di una scimmia inchiodata sulla croce”. Il che risulta offensivo per la gente civile ed è una bestemmia anche per l’islam, dato che Maometto non riteneva Gesù avesse origini divine, ma lo considerava uno dei grandi profeti. Quindi l’insultatore è ligio alla religione tanto quanto alla civiltà. Ma per essere veri mammalucchi si reagisce così: si dice di non essere preoccupati, non si suggerisce di farla pagare ai colpevoli, ma si va a lavorare contro l’embargo ad uno che vuole radere al suolo Tel Aviv e cancellare Israele dalla carta geografica. Del resto, che diamine, si era appena tornati dalla Cina, accolti dalle cannonate sulla piazza Tienanmen, dove nel 1989 degli studenti chiedevano la libertà, e si è promesso ai dittatori di aiutarli nel ricostituire l’arsenale.
I mammalucchi erano mercenari al servizio degli arabi che dominavano l’Egitto. Io preferisco Napoleone, figlio dei lumi e non pacifista, che ci passò sopra.

www.davidegiacalone.it

Pubblicato su Libero del 20 settembre 2006

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