Infrastrutture: ecco l'Agenzia per il dibattito pubblico
Consenso trasversale sulla proposta del Pdl Stefano Saglia, lanciata ad Ara Pacis.01 febbraio 2013
In Francia, per ogni infrastruttura strategica con rilevanza nazionale, viene spiegato ai cittadini quali effetti possono essere generati sul territorio, positivi e negativi, in modo che al termine del percorso, e prima che sia tardi per fermarsi senza sprechi, possa essere presa una decisione preliminarmente condivisa dalle popolazioni coinvolte. “Si fa così per le centrali elettriche, per i rigassificatori: sempre. Prevenendo in questo modo il formarsi di monopoli antagonisti come quelli che abbiamo visto nascere in Italia per esempio nel caso della Tav”, sostiene Saglia. Da noi, però, è l’obiezione, c’è il “partito del no a tutto”, alimentato da motivazioni ideologiche e spesso suo malgrado strumento di interessi sotterranei. Dunque, non sarà facile imporre una prassi che richiede onestà intellettuale e capacità delle amministrazioni locali di negoziare le possibili contropartite. Ma, giustamente, bisogna provarci. E con il massimo del consenso possibile.
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Società Aperta è un movimento d’opinione, nato dall’iniziativa di un gruppo di cittadini, provenienti da esperienze professionali e politiche differenti, animati dalla comune preoccupazione per il progressivo declino dell’Italia, già dal lontano 2003, quando il declino dell’economia, almeno a noi, già era evidente come realtà acquisita. L’intento iniziale era evitare che il declino diventasse strutturale, trasformandosi in decadenza. Oltre a diverse soluzioni economiche, Società Aperta, fin dalla sua costituzione, è stata convinta che l’unico modo per fermare il declino sarebbe stato cominciare a ragionare, senza pregiudizi e logiche di appartenenza, sulle cause profonde della crisi economica italiana e sulle possibili vie d’uscita. Non soluzioni di destra o di sinistra, ma semplici soluzioni. Invece, il nostro Paese è rimasto politicamente paralizzato su un bipolarismo armato e pregiudizievole, che ha contribuito alla paralisi totale del sistema. Fin dal 2003 aspiravamo il superamento della fallimentare Seconda Repubblica, per approdare alla Terza, le cui regole vanno scritte aggiornando i contenuti della Carta Costituzionale e riformulando un patto sociale che reimmagini, modernizzandola, la costituzione materiale del Paese. Questo quotidiano online nasce come spin-off di Società Aperta, con lo scopo di raccogliere riflessioni, analisi e commenti propedeutici al salto di qualità necessario