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Un uomo tra gli uomini

"Habemus Papam"

Non un film antireligioso, ma umano

di Luca Bagatin - 21 aprile 2011

Ho visto in questi giorni, per la prima - e spero non ultima - volta l"atteso film di Nanni Moretti "Habemus Papam", con Michel Piccoli e, fra gli altri, con il mio caro amico Peter Boom, che da anni cura sul mio blog la rubrica sulla Pansessualità ed i diritti civili. Conoscevo già il contenuto di alcune scene perché proprio Peter me le aveva sommariamente raccontate lo scorso anno, quando mi trovavo a Roma e lui recitava sul set.

"Habemus Papam" è un film semplice, ma profondamente significativo e che merita assolutamente di essere visto più e più volte. Michel Piccoli è straordinario nella sua verve tragicomica: mostra un Papa dei cattolici per la prima volta umano, denudato dell"ipocrisia del suo ruolo. Piccoli - Papa dei cattolici, incarna infatti l"attore che dismette il suo ruolo, per tornare a quello di semplice essere umano.

"Habemus Papam" di Moretti è la rappresentazione cinematografica della realtà dei ruoli pubblici, siano essi quelli di Papa, di politico, di presentatore televisivo: in pubblico fingono come gli attori più consumati, sino a snaturare sè stessi, la loro umanità, per diventare come degli automi nelle mani di altri automi (i Cardinali, il Potere Vaticano, nella fattispecie dei Papi dei cattolici). Michel Piccoli - Papa non si sente a suo agio nel ruolo che è stato chiamato a ricoprire. Non sopporta il peso delle sue responsabilità papali, di capo supremo della Chiesa cattolica e, quindi, cade in depressione sino a fuggire, aggirandosi per le vie di Roma. Lo psichiatra Nanni Moretti, ateo dichiarato, costantemente giudicato ed osservato dal Potere Vaticano dei Cardinali, difficilmente riuscirà a guarirlo. Glielo impediranno proprio loro: gli automi.

Durante la fuga del Papa, purtuttavia, riuscirà ad umanizzare persino i Cardinali, organizzando un grottesco e giocoso torneo di pallavolo. I Cardinali torneranno ad essere bambini ed i bambini, come ricordava Maria Montessori, sono i padri degli uomini.

Da Cardinali seri, grigi, impettiti e persino abusatori di psicofarmaci, tornaranno alle loro origini umane. Ho amato molto il ruolo interpretato dall"amico Peter Boom: il Cardinale neozelandese O"Neil. Ironicissimo e apparentemente ingenuo nella gestualità e nel modo di porsi. Encomiabile la sua interpretazione durante la partita di pallavolo (nella squadra dell"Oceania, inventata su due piedi dallo psicanalista Nanni).

Non voglio purtuttavia svelarvi il finale del film: il Papa Michel Piccoli, accetterà il suo ruolo di automa fra gli automi, o si avvicinerà a Dio nel modo più naturale possibile, ovvero tornando uomo fra gli uomini?

www.lucabagatin.ilcannocchiale.it

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