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L’acquisto di Mediaset dell’azienda olandese

Endemol, la Rai e la Gentiloni

Se un’azienda italiana cresce è meglio per tutti. Ma attenzione ai conflitti d’interesse

di Davide Giacalone - 16 maggio 2007

Mediaset ha acquistato, in consorzio con Golman Sachs ed il fondo Cyrte Fund II (che fa capo a John De Mol), la Endemol, società che produce programmi per la televisione. I commenti positivi sono stati pressoché unanimi, ma occorre guardare oltre le apparenze per farsene un’idea non superficiale.

Per Mediaset è un bel colpo, che non solo la rafforza nel suo settore naturale, la televisione, ma la proietta sui mercati internazionali. Un’azienda italiana cresce. Ciò riguarda anche il fornitore dei programmi per il principale concorrente, la Rai, e questo impone una riflessione seria sulla televisione di Stato. Il dato rilevante non è che ora Mediaset sarà indirettamente il produttore dei programmi più seguiti della Rai, ma che quest’ultima, con un numero di dipendenti spaventoso ed un bilancio imponente, non è più in grado di produrli per conto proprio. E se una televisione di Stato non è capace di produrre contenuti per il grande pubblico, che ci sta a fare? Il tema, insomma, non è quello di trovare nuovi assetti proprietari che lascino tutto immutato, nuove fondazioni su cui la politica avrà comunque un peso dominante, nuovi consiglieri d’amministrazione che siano espressioni d’improbabilissime indipendenze e fumose competenze, il tema è quello dello smantellamento. La Rai, così com’è, non ha più ragione d’esistere. La si venda, prima che l’emorragia d’ascolti, che riguarda tutta la televisione generalista analogica, gli tolga ulteriormente valore. E’, questa, la sola strada ragionevole per aprire alla concorrenza plurale il mercato televisivo tradizionale.

In quest’affare c’è un altro aspetto che non va dimenticato. Endemol è stata venduta dalla spagnola Telefonica, che incassa una cifra non dissimile da quella investita per avere Telecom Italia (inutile far finta che le cose stiano in modo diverso). Solo che Endemol è assai più piccola, ed assai più piccolo è il mercato televisivo rispetto a quello delle telecomunicazioni. I quattrini sono più o meno gli stessi, ma i valori scambiati sono enormemente differenti. Di questo varrebbe la pena tenere conto, nell’incosciente scambiarsi di felicitazioni e complimenti. E se s’aggiunge che il governo vorrebbe presto tagliare il fatturato di Mediaset, si ha il quadro realistico dell’alticcia conduzione politica.

Pubblicato su Libero di mercoledi 16 maggio

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