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Il problema non solo gli aumenti

Canone bugiardo e irragionevole

E' una tassa illegittima. La Rai va venduta, basta lottizzazioni

di Davide Giacalone - 21 dicembre 2007

Non contesto l’aumento del canone Rai, contesto la sua esistenza e denuncio le bugie raccontate dal governo e pubblicate da tutti i giornali. Quella tassa va cancellata perché divenuta irragionevole ed illegittima. Il canone fu istituito nel 1938 e, da ultimo, modificato nel 1990. Era un abbonamento, obbligatorio, alla Rai, è poi divenuto una tassa per chi possiede televisori. Da allora ad oggi è cambiato tutto: guardo le trasmissioni televisive sul computer, che non è un televisore e non paga la tassa; le guardo sul telefonino, idem come sopra; le guardo in macchina, sul display del navigatore, sempre senza tassa; ed anche il mio televisore, in realtà, non lo è, perché si tratta di uno schermo che riceve il segnale da un decodificatore che sta da un’altra parte e mostra anche foto e dvd. Non è più un canone d’abbonamento, però i soldi vanno tutti alla Rai. E questo è illegittimo. La stessa Rai lo propaganda, mentre si guarda bene dal fare spot divertenti per indurre a pagare l’Ici. Perché? Semplice: sono soldi loro. Ma non è legittima una tassa che serve solo a finanziare una specifica società per azioni. Non basta: c’è un ufficio Urar, a Torino, che è intestato alla Rai ma usa lo stellone della Repubblica e minaccia i cittadini sostenendo spropositi (tipo che si devono pagare due canoni se moglie e marito risiedono in posti diversi). E questa è estorsione mista a truffa.

Veniamo alle bugie: “il canone Rai –comunica il governo- aumenta di 2 Euro e viene così allineato anche per il 2008 al tasso di inflazione, come previsto dall"art. 47 del Testo Unico sulla televisione”. Falso. Quell’articolo dice che è la Rai a dovere presentare conti dettagliati e specificare quanto serve per la parte servizio pubblico, poi si ragiona, tenendo conto “anche” dell’inflazione. Qui è l’unico parametro. Ma posto che l’anno scorso l’aumento è stato di 4,4 euro, ed ora di 2, si può sapere come cavolo la misurano, l’inflazione? Antiriformisti di destra e di sinistra tengono ancora in piedi l’azienda spartitocratica e lottizzata che con il servizio pubblico non ha alcuna parentela, poi impongono agli italiani di saldare il conto, zitti. Io sono per venderla, giovando alla tasca ed alla morale. La bestia va affamata, non pagata. Oggi tiene al guinzaglio politici piccoli piccoli.

www.davidegiacalone.it

Pubblicato da Libero di venerdì 21 dicembre

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