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Per il Partito Democratico candidature deludenti

Calearo e la corsa con il Pd

Avrebbe dovuto trainare voti. Ma qualcosa non ha funzionato

di La redazione - 16 aprile 2008

Che per il Partito Democratico queste elezioni non siano state un successone, è un dato di fatto. Ma forse Veltroni e compagnia, nel Loft, dovrebbero anche riflettere sull"opportunità di un certo numero di candidature presentate come "autorevoli" e radicate sul territorio, che però non hanno riscosso il successo sperato. Una di queste è certamente quella di Massimo Calearo, ex Assindustria Vicenza e capolista alla Camera per il Pd in Veneto. L"imprenditore vicentino, a caldo, aveva tracciato un bilancio sui primi passi del Partito Democratico in Veneto che, rispetto ai dati storici dell"Ulivo, aveva registrato un apprezzabile incremento nonostante il forte distacco dal Pdl. "Abbiamo cominciato a togliere qualche mattone dal muro del Nordest e a Vicenza, la mia città, il Pd è il primo partito - aveva dichiarato ad APcom - e per una formazione nata sei mesi fa non è poco. Avremo la possibilità di rifarci su altri fronti, tra questi la regione Veneto".

Ma l"ex presidente di Federmeccanica forse non aveva ancora a disposizione i dati della sua città, dove in teoria doveva fungere da traino per attirare voti. Sfortunatamente, anche a spoglio non ancora completato si può affermare tranquillamente che per il PD non è stato un successone: nella città il partito di Veltroni ha portato a casa 22mila voti, con una percentuale del 32 per cento, mentre nell"intera provincia il computo totale sale a 58mila, per il 28,60% dei consensi (dati ancora provvisori). L"Ulivo, nel 2006, aveva portato a casa il 25% dei voti: la crescita quindi è stata assolutamente in linea - o giù di lì - con quella riportata dal PD nel resto del Paese. Nel frattempo, però, c"è chi ha fatto molto di meglio: la Lega si è presa 50mila voti, pari al 26% del totale. Soltanto due anni prima si era portata a casa il 14% del totale. Insomma, se proprio si voleva puntare sull"effetto traino, forse era meglio candidare qualcuno del partito di Bossi...

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